"L'Arte è cura per l’Anima di chi la sa fare e contemplare". ​

Sin dai tempi più antichi artisti esseri illuminati, uomini di scienza e trascendenza, maestri spirituali, hanno sostenuto che l’Arte sia il mezzo più potente per arrivare a Dio. Ebbene si l’arte ha quel potere di trasformare, espandere ed elevare la nostra anima nella frazione di un nanosecondo. Può avere una funzione terapeutica fortissima sull’anima e lo spirito di chi la fa e di chi la fruisce. Viene ormai utilizzata i moltissimi settori proprio perché ha la capacita di spingerci oltre i limiti della nostra mente, di metterci in discussione, di farci affrontare e saltare nell’ignoto. Mentre facciamo Arte la nostra anima trova conforto, il nostro spirito si espande e connette con il mistero, quel mistero che è il succo della vita, il nutrimento della coscienza. L’Arte non è solo legata alla trascendenza ma anche alle emozioni. È l’emozione a far scaturire nell’artista la scintilla della creazione dell’opera. ​Quest’ultima, a sua volta, stimola l’osservatore alla presa di coscienza del suo mondo interiore. Per arrivare a comprendere pienamente la shamanic art bisogna prima di tutto conoscere e capire le emozioni: cioè quello che ci smuove dentro che è pronto a venire alla luce e farci vivere pienamente il momento presente. L’Arte smuove le montagne, la bellezza salva il mondo e noi esseri umani e divini che popoliamo questa dimensione, per aprirci a spazi multidimensionali. Ci porta ad oltrepassare i nostri limiti, giudizi, condizionamenti ci spinge a fare quel salto nel vuoto, nell’ignoto che è pura energia, pura estasi. E la nostra anima guarisce dal profondo.

SARAH ARENSI

333 - "Ispirati"

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VISUALIZZAZIONE CREATIVA di Sarah Arensi.

Con questa meditazione guidata ti connetti, ascolti ed espandi il tuo respiro: rilascia via tutte le tossine che comprimono la tua energia vitale, che è la più potente fonte d’ispirazione. Connettiti con il tuo respiro ed espanditi. Aumentando la tua energia, aumenti la tua ispirazione.

C’è una voce nell’Universo che ci sfida a ricordare il nostro scopo, la nostra ragione di essere qui e ora, in questo mondo transeunte. Una voce che ci parla, sussurra, urla che l’esperienza di essere nel tempo e nello spazio ha un significato. Questa voce appartiene all’ispirazione, ed è una voce che sempre ci accompagna.

La sensazione di mancanza, l’idea che debba esserci qualcos’altro, il tentativo di afferrare il senso della vita… tutto ciò manifesta il bisogno di riconnetterci allo Spirito. Abbiamo bisogno che la nostra chiamata sia sentita ed espressa.

Fin dal nostro luogo di origine, noi sapevamo, secondo modalità che ora fatichiamo a riconoscere, che saremmo diventati quel che siamo per prendere parte al processo della vita. E allora, perché non pensare in armonia con questo processo? Noi abbiamo scelto la nostra forma fisica, e noi abbiamo scelto i genitori che ci avrebbero introdotto al viaggio della vita. Non deve allora sconcertare l’idea che tutto ciò sia avvenuto in armonia con la nostra Sorgente primaria.

L’ispirazione, quindi, nella nostra connessione con il Tutto, non è una forza misteriosa indipendente da noi, ma può essere coltivata e può avere un ruolo dirompente nella nostra vita.